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lunedì 28 settembre 2009

Awful, awesome or AWOL?

Ma dove sta scritto che il progresso tecnologico debba applicarsi solo alla scienza per farci vivere una vita più comoda e più sana? Proprio da nessuna parte infatti neppure in questo campo esiste un codice morale al giorno d’oggi! (Eh, non ci sono più le mezze stagioni!!)

La natura di questa mia affermazione è il lancio sul mercato di AWOL acronimo di alcohol with out liquid, ovvero alcol non liquido.

Suddetto macchinario, già utilizzato in alcuni bar londinesi (e dove se no?), mischia l’alcolico scelto dal consumatore con ossigeno e, attraverso un tubo molto simile a quello di un narghilè, fa arrivare la potente miscela direttamente ai polmoni del cliente. Risultato? La botta è più potente ed immediata, il gusto quasi inesistente e soprattutto niente postumi il giorno dopo (anche se l'aspirina funziona ancora benissimo).

Il geniale imprenditore londinese Dominic Simler, produttore dell'invenzione, l’ha fatta grossa stavolta, infatti se l’AWOL riuscirà ad imporsi potremmo finalmente dire addio alle interminabili code per la toilette, ai mal di testa dell’hangover o ai cocktail rovesciati sui vestiti nuovi. Certo è che brindare con un tubo di plastica che ha tutta l’aria di un inalatore per asmatici toglie un po' di romanticismo allo sbevazzamento in compagnia.


Non so voi ragazzi, ma io continuo ad essere fan del "Voglio-avere-sempre-un-bicchiere-in-mano" lifestyle.



Consigliato: a tutti i Party Animals che non vogliono perdere tempo in insulse sciocchezze come bere da un bicchiere!


Sound Track: "Leave the Barboun on the Shelf" -The Killers-

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